Storie di reinserimento (1) Giacomo Silvano

di Alberto De Nicola, Università di Roma Tre

Questa sezione del sito è dedicata alle esperienze riuscite di reinserimento sociale e lavorativo di detenuti ed ex-detenuti. A questo fine, presentiamo tre video-interviste che abbiamo realizzato nel corso dell’ultimo anno, consapevoli che la ricchezza di queste esperienze non possa che essere riconsegnata dalle parole degli stessi protagonisti e protagoniste. Com’è noto, nonostante la Costituzione italiana riconosca nella “rieducazione del condannato” (art. 27, comma 3) uno dei principi fondamentali del nostro ordinamento penale e che il reinserimento nel contesto economico e sociale ne sia divenuto con il tempo un criterio guida, la sua realizzazione concreta è tutt’altro che scontata. Dall’insieme dei pregiudizi che circondano abitualmente la figura del detenuto, fino ad arrivare alle problematiche relative al funzionamento del sistema penale e alla crisi strutturale del mercato del lavoro, le esperienze di reinserimento sono spesso segnate da difficoltà. Al tempo stesso, il racconto “in prima persona” di queste storie mostra quanto la risocializzazione metta in gioco passioni, desideri e una reinvenzione di sé stessi.

I protagonisti delle video-interviste sono Giacomo Silvano, classe 1973, detenuto dal 2002, attualmente impiegato presso la Finance-logistic-group SRL nella sede di San Cesareo (Città Metropolitana di Roma Capitale), Arianna Bartolini, 22 anni, condanna non definitiva e in attesa della decisione della Corte di appello, ha svolto un tirocinio con l’associazione “A piede libero” e Teresa Ascione, 38 anni, al momento in art. 47 ter con affidamento ai servizi sociali con lavoro esterno presso il bistrot della cooperativa Lazzarelle a Napoli; . A loro e a Francesco Pennella, vanno i nostri ringraziamenti. 

La prima video-intervista è a Giacomo Silvano.

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