Carcere e diploma. Tutte le regole se il candidato è un detenuto

di Giovanni Negri, Il Sole 24 Ore, 14 giugno 2021

La scarcerazione a qualsiasi titolo di per sé non comporta automaticamente, per lo studente, la perdita della posizione di candidato interno. Lo chiarisce il ministero dell’Istruzione con una nota con le indicazioni operative per assicurare la partecipazione alla maturità ai candidati adulti detenuti o con restrizioni della libertà personale e ai candidati sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria minorile nel caso in cui, in prossimità degli esami, sia previsto un allontanamento dalla sezione carceraria.

La nota affronta le varie casistiche possibili: il caso del candidato detenuto che, prima degli esami, viene trasferito ad altro istituto penitenziario o scarcerato per fine pena o messo agli arresti domiciliari o in semilibertà.

L’argomento già assegnato dal consiglio di classe per l’elaborato oggetto di discussione nel colloquio resta confermato anche qualora il candidato, per qualsiasi motivo, sostenga l’esame dinanzi a una diversa commissione. In tutti i casi in cui non risulti possibile lo svolgimento della prova in presenza, la nota raccomanda di ricorrere alla modalità della videoconferenza, al fine di tutelare il diritto del candidato a sostenere l’esame.

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